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Fiorentina, Commisso: “Allenamenti collettivi dal 18”

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Il presidente della Fiorentina, Rocco Commisso ha parlato della situazione della sua squadra in collegamento con Radio Bruno Toscana. Di seguito le sue parole raccolte e riportate da TMW:

“Mi manca tantissimo il calcio e specialmente la mia Fiorentina. Gli allenamenti? Probabilmente potremmo iniziare gli allenamenti collettivi al centro sportivo il 18 maggio. La ripresa? La politica non è una cosa che mi riguarda. Vogliamo giocare, ma al primo posto mettiamo la salute. Come ho detto, spero di ripartire senza rovinare la prossima stagione. Non possiamo metterci due disastri di fila”.

Il rapporto con Barone: “Parliamo una volta al giorno minimo. Prima parlavano molto di più durante la settimana. Questi giorni sono più strani. Tutto è fermo. Aveva iniziato a fare delle cose ed è andato tutto nel caos. In America sembra più semplice la situazione. Di 4500 dipendenti che circa nove impiegati della Mediacom sono risultati positivi, ma non erano gravi”.

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Un nuovo canale legato alla Fiorentina nella piattaforma di Sky: “Andrebbe fatto. Ci sono state altre situazioni che non ci hanno permesso di concludere quello che avevamo iniziato a fare. E’ un’idea e speriamo che nei prossimi anni si possa concretizzare. Anche se ancora non l’abbiamo studiato per bene. Abbiamo l’idea di portare la Fiorentina più in alto possibile”.

Sugli stipendi dei giocatori: “Ancora non abbiamo trovato nessun accordo. E non abbiamo pubblicato nulla. Non dico nulla oggi finché non abbiamo trovato un punto d’incontro. Sono ottimista, i giocatori devono fare la loro parte. Bisogna prendere il buono fatto fino ad ora. Non si possono perdere decine e decine di milioni e andare avanti. Questo non succede in nessuna azienda. I ricavi non sono quelli che dovrebbero essere. E’ vero che ho investito in Italia col cuore, però si deve comunque controllare i conti e che l’azienda vada avanti in maniera sana”.

Sugli abbonamenti: “Al momento non abbiamo nessuna idea. Stiamo pensando a cosa potremmo fare. Fino ad oggi non sappiamo se si ricominceà a giugno. Quindi c’è tempo per fare ciò”.

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La situazione in America: “A New York ci sono tanti casi positivi, come a Milano. Sono stati fatti molti molti test. C’è la volotnà di andare avanto con un vaccino che uscirà entro nove mesi. Siamo in una situazione di difficoltà sia qua in America che in Italia. Abbiamo 32 milioni di disoccupati qua. Biosgna guardare anche all’economia. Se non si fa nulla, non so dove si andrà a finire. So che a Firenze molte persone sono in difficoltà. E dispiace tutto ciò”.

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