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#LBDV – Luciana Bonomo #ACasaConVlad: “Icardi alla Juve possibile se si incastrano le dinamiche nel modo giusto. Rivalità Boca – River unica al mondo”

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Il secondo appuntamento del giorno di #ACasaConVlad ha visto ospite Luciana Bonomi, giornalista sportiva sudamericana che, in compagnia della nostra Valentina Clemente, ha rilasciato alcune dichiarazioni.

Di seguito riportiamo l’intervista integrale:

Anche in Argentina state vivendo questo momento difficile di quarantena:

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“Anche qui siamo chiusi da poco più di un mese in casa. Ieri è stato detto che forse questo continuerà fino al dodici maggio. In Argentina forse è stato possibile controllare e gestire la cosa e fortunatamente non stiamo vivendo, al momento, ciò che si vive in altri Paesi. Per quanto si sia andati avanti col calcio, fino all’ultimo, continuando a porte chiuse, comunque il 17 marzo è stato deciso di fermare il campionato. Non si sa quando e come ritornerà il calcio, ci sono in corso dei dibattiti in tal senso. Come in Europa, questa è anche una crisi economica e i club fanno fatica ad andare avanti di questo passo”.

Questa situazione influenzerà anche il mercato. Dalle tue parti ci sono molti calciatori al centro delle voci:

“Il calciomercato non si ferma e le notizie continuano a girare. Lautaro è uno dei casi più bollenti. Non è un mistero infatti che lo voglia il Barcellona ma ci sono altri club. Icardi? E’ risaputo che voglia tornare in Italia ed è viva l’ipotesi Juventus, che ritengo probabile qualora riuscissero ad accontentare tutte le parti in causa. Magari il suo futuro può essere legato al caso Higuain. L’attaccante bianconero è ancora in Argentina con la famiglia, non si sa bene cosa stia succedendo ma si dice che siano delle questioni familiari. Io non credo che rientri in Argentina da calciatore perchè non vedo una squadra che possa pagare l’ingaggio. E’ ancora giovane, ha ancora quattro o cinque anni da giocare ad alto livello e sarebbe difficile sostenere i suoi costi. Lui non ha giocato molto tempo in Argentina e non credo possa ritornarci”.

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Su Cavani:

“E’ stato detto che il Boca potesse essere una possibilità, salvo poi ritrattare. Credo sia un rumor di mercato e nulla più. Il Boca è una piazza molto chiacchierata quando si parla di campioni: l’anno scorso si è parlato anche di Buffon. E’ risaputo che il blasone dei gialloblu sia sotto gli occhi di tutti, e questo può attrarre tanti campioni. Di conseguenza, può essere visto come una grande vetrina a livello di marketing. Ritornando su Cavani, il suo futuro andrà di pari passo con questa situazione d’emergenza: serviranno delle garanzie sul come ricominciare i campionati”.

Su De Rossi:

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“La sua esperienza è stata davvero breve, condizionata da problemi fisici. E’ arrivato ad agosto e dopo qualche mese è rientrato in Italia per la figlia. In questi quattro mesi è cambiata la proprietà, e forse questo ha inciso in qualche modo, seppur dicono non sia stato determinante. Ha vissuto comunque un’esperienza intensa. Si parlava inizialmente di una superstar, ma il suo impatto non è stato irresistibile. Gli infortuni lo hanno fermato ed hanno condizionato la sua esperienza qui”.

Dualismo River – Boca: che parallelismo si può fare con il calcio europeo?

“Non so se si può trovare un parallelismo. Forse Napoli – Juventus è una partita giocata con un simile pathos, però la distanza tra le tifoserie mitiga il tutto. Negli ultimi tre anni si tende a giocare River – Boca senza la tifoseria ospite, ma quando si giocava con entrambe le tifoserie c’era proprio una sfida sugli spalti. Il River ha vinto le partite più importanti degli ultimi anni, in particolare la Libertadores del 2018. Si giocò al Bernabeu perchè ci furono degli scontri durante la finale di ritorno. Io ero lì e non sapevamo nulla di quello che stesse succedendo. Giocarla a Madrid non mi ha trovata d’accordo; prima si era pensato al Paraguay e la scelta di andare al Bernabeu non l’ho capita. Personalmente tifo River, ma River senza Boca non sarebbe tale e viceversa”.

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Mi piacerebbe con te fare una sorta di percorso turistico legato a Maradona. Che suggerimenti puoi darci?

“Il barrio in cui è nato Diego si trova a sud di Buenos Aires, anche se è un posto pericoloso. Il primo posto dove si dovrebbe cominciare un percorso ‘Maradona’ è La Paternal, dove si trova lo stadio dell’Argentinos Junior, intitolato proprio a lui. Lì ci sono foto e musei in onore di Diego. Vicino allo stadio c’è una casa dove lui viveva all’epoca e che apparteneva al club. Quattro anni fa hanno prelevato quella casa e hanno allestito un museo visitabile nel weekend. Ci sono un sacco di foto storiche sue personali. E poi ancora ci sono dei ristoranti in cui andava a mangiare da ragazzi che sono rimasti un po’ come all’epoca. Ovviamente non può mancare la Bombonera, dove c’è anche una statua sua gigante all’ingresso. Al museo si può trovare di tutto. E per finire suggerirei di visitare la realtà di Gimnasia La Plata perchè è dove lui lavora adesso. E’ un club piccolo, quindi si possono vedere alcuni allenamenti. Per noi giornalisti è il posto ideale e se volete vedere una partita, il Plata gioca in uno stadio piccolo dove è possibile vedere Diego da vicino”.

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