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IO RESTO #ACASACONVLAD – La milanesa argentina

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Tempo di lettura: 3 minuti

La milanesa a la napolitana, passione argentina

Sono giorni complicati quelli che stiamo vivendo.
Giorni infiniti, scanditi dai tristi bollettini della Protezione Civile e nemmeno allietati dal nostro amato calcio, fermo com’è giusto ed ovvio che sia.
Gli italiani, però, si sono subito attrezzati e nei lunghi weekend senza football hanno iniziato ad impastare, lievitare, mescolare, filtrare, insaporire, rosolare.
E, lo confesso, sono colpevole anche io.
Anch’io ho cominciato ad impastare, infornare, friggere e mantecare.
In tempi in cui non possiamo consentirci neppure una uscita al parco, cucinare è un pò come viaggiare.
Se l’ispirazione, poi, la trovi cercando i piatti preferiti dei campioni del calcio mondiale, viaggi lontano.
Leo Messi, per esempio.
Campione assoluto, forse il più grande giocatore argentino dopo Di Stefano e Maradona.
Con el Pibe de Oro ha in comune, come molti altri argentini, una passione: la “milanesa a la napolitana”.
Nome singolare per un piatto, che unisce nord e sud della nostra Italia, dalla quale sono partiti tantissimi bastimenti per l’Argentina, carichi di tradizioni che si sono mescolate tra loro.

La leggenda del ristorante Napoli

La “milanesa a la napolitana” altro non è che una rielaborazione della famosissima cotoletta alla milanese.
La leggenda narra che, negli anni quaranta, un cliente abituale entrò nel ristorante Napoli di tale Jorge La Grotta, nel quartiere Palermo di Buenos Aires, e ordinò la sua solita cotoletta alla milanese, la “milanesa” come la chiamavano nel Paese dei Gauchos.
Pare, però, che il cuoco avesse terminato il suo turno e che fu un suo aiutante a cucinare. L’emozione, si sa, fa brutti scherzi, ed il giovane bruciò la cotoletta da un lato.
Per rimediare al pasticcio, decise di nascondere lo “sfregio” con pomodoro, prosciutto e formaggio, per poi passarla nel forno.
La novità piacque, nonostante tutto, all’ignaro avventore e divenne, così, una specialità del Napoli.
Il nome, “milanesa a la napolitana”, sarebbe quindi derivato dalla sua “innovativa” guarnigione, che ricordava quella di una pizza napoletana.
Lo storico Daniel Balmaceda, autore di “La comida en la historia argentina” (La cucina nella storia argentina), ha in realtà accertato che questo ristorante Napoli non è mai esistito.
Ciò nonostante il processo creativo non sarà stato, poi, così diverso nella realtà.

La ricetta

La certezza è che questo piatto è diventato una sorta di pietra miliare della cucina argentina.
E allora viaggiamo nel Paese di Messi e Maradona, di Di Stefano e Batistuta, con la ricetta tradizionale della Milanesa a la napolitana.

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Milanesa a la napolitana

MILANESAS A LA NAPOLITANA
Ingredienti
Numero di porzioni: 6

Per le “milanesas”:
1 Kg di fettine sceltissime di vitello (non troppo sottili)
Sale
Pepe
Origano
2 uova grandi
Pangrattato
Mozzarella o formaggio fondente tipo sottilette
Formaggio grana
Una fetta di prosciutto cotto per ogni milanesa

Per la salsina:
Passata di pomodoro
Sale
Mezza cipolla piccola
Olio extra-vergine di oliva
Basilico
Olio di semi di arachidi

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Preparazione
– Sbattere le uova in una ciotola, con un pizzico di sale, una spruzzata di pepe, l’origano ed il formaggio grana.
– Mettere la carne già salata nelle uova e lasciarle prendere gusto per una ventina di minuti.
– Nel frattempo preparare una salsina soffrigendo la cipolla in 2 cucchiai d’olio evo ed aggiungendo, a cipolla dorata, il passato di pomodori, il basilico ed il sale.
– Impanare la carne con il pangrattato e friggere le milanesas in abbondante olio di semi caldo, fino a che non appaiono dorate e croccanti.
– Dopo avere asciugato l’olio in eccesso con carta assorbente, disporre le milanesas in una teglia, coprirle con la salsina già preparata ed uno strato di prosciutto cotto.
– Aggiungere su ogni milanesa la mozzarella o, in mancanza, il formaggio fondente.
– Mettere in forno con la funzione grill a 180°, fino a che la mozzarella si fonde.
– Servire caldo.

Benvenuti in Argentina.

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