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Tebas, pres. Liga, fiducioso: “Tra 10 giorni i calendari di campionati e coppe. Sulla ripresa…”

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Javier Tebas, presidente della Liga spagnola e membro del ristretto comitato che sta studiando calendari e soluzioni per cercare di portare a termine la stagione 2019-20 ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport. Tema principale la ripresa dei campionati. Ecco le sue dichiarazioni:

Che tempi si maneggiano?
“La nostra idea è quella di chiudere tutto entro il 30 giugno, e siamo ottimisti. Vorremmo iniziare tra il 14 e il 18 maggio, cosa che ci darebbe il tempo necessario per finire entro la data prevista. Non pensiamo ad altro, 24 ore su 24”.

Non è un po’ poco? In Italia mancano 14 giornate, in Spagna e Inghilterra 11, più le competizioni europee…
“Pensiamo di potercela fare, e senza modificare le competizioni. La decisione di rinviare Europei, Copa America, Mondiale per club e via dicendo è stata la più importante mai presa nella storia del calcio. È stato un gesto di grande responsabilità”.

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Il presidente federale italiano Gabriele Gravina ha detto che si sta valutando l’idea di chiudere oltre il 30 giugno.
“È un’alternativa, ma non quella primaria. Noi continuiamo a pensare al 30 giugno perché c’è un importante tema contrattuale tra club e giocatori, una cosa che se trascurata potrebbe portare di fatto a un’alterazione delle varie competizioni. Se non dovessimo farcela studieremo un piano alternativo che dovrà avere basi giuridiche adeguate”.

Quali sono le reazioni alle vostre proposte?
“Siamo tutti sulla stessa linea, poi ovvio, ci sono cose puntuali di un Paese o di un altro che risolveremo, bisogna far quadrare 30 Paesi e bisogna farlo rapidamente: la mia intenzione è che il nuovo calendario sia pronto tra 7-10 giorni al massimo”.

State pensando di poter giocare a porte chiuse?
“Dipenderà dalle autorità sanitarie di ogni Paese. Se dovremo iniziare a porte chiuse perché questo diranno i responsabili della salute pubblica lo faremo. Ora è più importante finire entro il 30 giugno”.

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