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Lione, Garcia: “Questa Juve mi ricorda il Napoli”

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Rudi Garcia, allenatore del Lione, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Lione-Juventus, match d’andata degli ottavi di finale di Champions League. Di seguito le parole dell’ex tecnico della Roma riportate da TMW:

Ha pensato all’emergenza Coronavirus?
“In che modo dovrei tenerne conto? Sulla preparazione? Sui tifosi? No, assolutamente, non ci abbiamo pensato. E’ un argomento grave ma serve lasciare a chi è abilitato la cura di preoccuparsene. Vedremo se i tifosi ci saranno o no, noi pensiamo alla partita”.

A che livello è la sua stagione
“Abbiamo fiducia per la partita anche se la stagione non è semplice”.

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La Juventus ha cambiato tecnico: che differenze vede con Allegri?
“Dovrei guardare quotidianamente la Serie A. Abbiamo studiato la Juventus negli ultimi giorni, ritrovo i principi del Napoli di Sarri, dell’Empoli di Sarri. E’ un tecnico preciso dal punto di vista tattico. La Juventus è un’istituzione e non ci sono cambiamenti profondi dal cambiamento di tecnico”.

Il Lione può ripetere l’esempio dell’Ajax?“Spetta a noi dare il massimo per fare un risultato già all’andata contro la Juventus. Quando viene una più forte e favorita, vogliamo andare contro le previsioni. Guardate il Liverpool, pensavamo che avrebbe vinto a Madrid, lo stesso il Paris Saint-Germain col Dortmund”.

Vi aspetta un calendario pesante“E’ una settimana come vorremmo averne ogni stagione: Juventus, derby, poi altre gare pesanti. Dovremo essere motivati, i giocatori lo saranno, vogliamo creare problemi alla Juventus. Non possiamo fare solo difesa, ci aiuterà il nostro pubblico per trovare risorse importanti. Non so cosa voglia dire il 120% ma il 100% sì. Servirà essere al top sotto ogni punto di vista. Non è tutto perduto altrimenti non saremmo qui: qui parliamo di Champions, non di Ligue 1”.

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La vostra rosa può essere impressionata dallo sfidare la Juventus e Ronaldo?
“Faccio rispondere Dembele…” Poi prosegue. “Nel 2013 ho scoperto il campionato italiano e la Juventus che è un’istituzione. Ci sono similitudini tra i club, la Juventus ha il proprio stadio, di proprietà. L’OL ha un presidente da tempo, arrivano grandi giocatori ogni anno e si vede la forza dell’istituzione. Lo stesso per la Juventus: i giocatori si immedesimano in quel che rappresenta la società. Aulas ha fatto sì che il Lione fosse uno dei pochi club con lo stadio di proprietà, è stato un visionario. L’obiettivo è fare una grande stagione e vincere titoli. Vincere la Champions? Nel calcio non si sa mai… Io quando sono arrivato in Italia, hanno vinto altri sei Scudetti e dall’arrivo di Ronaldo hanno l’obiettivo della Champions, come il PSG”.

Ci parli di Ronaldo: è sorpreso del suo livello a 35 anni?
“Il migliore per parlarne è Lopes, il nostro portiere. Non lo conosco, ma è un grande professionista. Lavora più degli altri, prima e dopo le sedute. E’ interessante per il calcio avere giocatori così, è tra i migliori del pianeta ed è bello averlo contro anche se cercheremo di fargli creare pochi problemi. Non c’è un piano anti Ronaldo, i problemi vanno risolti a proposito di tutti i loro campioni”.

Può usare la difesa a 3?
“Lo abbiamo usato a Metz, non giocheremo con lo stesso sistema domani ma c’erano delle specificità da curare per quella partita. Era importante che i giocatori fossero in grado di integrarsi nel nostro schema”.

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Vuole mandare un messaggio ai ragazzi?
“Nello spogliatoio i ragazzi vivono bene, questo deve ritrovarsi in campo con voglia come a Metz. E’ vero che la gara e queste tre gare sono motivanti, in casa, dovremo goderne ma attaccare e cercare di sfruttare la situazione. Dovremo mettere follia in questa partita, serviranno momenti così. Servirà solidarietà, servirà motivazione. Vogliamo giocare di squadra, dobbiamo farlo contro una Juventus così”.

C’è spazio anche per il mercato in questa gara.
“Ho visto la Juventus vorrebbe dei nostri giocatori, che noi dovremmo prenderne altri… Su Aouar posso dire che è un nostro giocatore, importante. Giocatori così possono farci vincere, penso alla gara col Lipsia, è stato l’artefice di quella vittoria”.

La Juventus vincerà un altro titolo?
“Credo di sì, hanno la cultura della vittoria anche se dietro Lazio e Inter premono. Ci sono ancora confronti, se le partite si giocheranno. Punti deboli della Juventus? Non ne hanno tanti. Ho cercato ore e ore ma punti di forza sì. E’ una squadra completa. Ha un portiere che ho avuto a Roma come Szczeszny, è davvero forte. E’ un piacere ritrovare anche Pjanic che ho avuto con felicità a Roma e che ha giocato qui. Hanno tutti giocatori forti, anche i francesi come Matuidi e Rabiot. Dovremo essere al 100%, se non lo saremo sarà difficile per noi”.

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Perché non confermerà la difesa a tre?
“Ho detto in francese che non sarà lo stesso sistema di gioco di Metz. La Juventus ha perso poco questa stagione. Col Napoli che giocava a 4, col Verona a 4. E’ vero che la Lazio ha vinto due volte ma sta facendo una grande stagione. Non va bene copiare gli altri, devo mettere i miei nella condizione migliore”.

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