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L’UEFA contro le plusvalenze fittizie: norma in arrivo

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Dopo la notizia che ha scosso il calcio europeo tre giorni fa: ovvero la sanzione inflitta al Manchester City per le sponsorizzazioni gonfiate che hanno portato alla violazione del Fair Play Finanziario. Sanzione che ha portato all’esclusione dei Cityzens per le prossime due edizioni della Champions League – 2020/21 e 2021/22. Come affermato dal massimo organo calcistico europeo, la UEFA, gli inglesi avrebbero violato il Fair Play Finanziario tra il 2012 e il 2016.

Nyon si continua a lavorare, nel mirino dei funzionari le plusvalenze fittizie, fenomeno in crescita. Importante per il bilancio è la compravendita dei calciatori, la cessione di un tesserato quando genera plusvalenza fa segnare a bilancio delle entrate fondamentali per rientrare nei parametri del FPF. Non dimentichiamo che ogni squadra partecipante alle coppe europee può registrare una perdita massima di 30 milioni in un triennio. Spesso per rientrare in questi valori ci si affida alle cosiddette plusvalenze fittizie, ed è ciò che il massimo organo per club vuole evitare. Il fenomeno tocca soprattutto la Serie A e la Premier League, i casi più eclatanti in Italia sono quelli di Juventus Inter. Le due società nel corso dell’ultimo anno sono state capaci di “piazzare” i propri prodotti del vivaio a cifre non indifferenti. In questo grande business che è diventato il calciomercato, l’obiettivo dei funzionari UEFA sarà quello di poter riconoscere le plusvalenze fittizie e di poterle punire con una norma ad hoc.

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