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LE PAGELLE DEL COLONNELLO – Coppa Italia: Pellegrini trascina la Roma ai quarti

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Pellegrini, autore di una doppietta, trascina la Roma ai quarti di finale di Coppa Italia.

Primo tempo avaro di emozioni, con la Roma che fa la partita e il Parma che pensa solo a difendersi. La squadra giallorossa cresce nella ripresa e concretizza la netta superiorità tecnica e tattica, realizzando due gol al 49° e al 76° con il suo trequartista e concludendo l’incontro senza subire reti.

Da segnalare un brutto episodio che vede protagonista il difensore del Parma Gagliolo che, a palla lontana, colpisce al volto Kalinic. Il calciatore avrebbe meritato l’espulsione. Comprensibile che l’arbitro non abbia visto il deprecabile fallo, ma sorprende il mancato intervento del VAR.

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ROMA

Domina la gara mantenendo sempre l’iniziativa, senza correre troppi rischi nella fase difensiva.

Nel primo tempo, però, il grande possesso palla risulta sterile. Attacca con continuità ma non riesce a creare vere e proprie occasioni da gol, anche se si rende comunque pericolosa a inizio gara con Perotti, Pellegrini e Kalinic.

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Nel secondo tempo aumenta i ritmi di gioco e verticalizza la manovra con più ordine e intensità. Al 49°, dopo due buone occasioni capitate sui piedi di Perotti e Kalinic, la Roma passa in vantaggio con Pellegrini, su assist di Kalinic, a conclusione di una serie di quattordici passaggi consecutivi. Al 63° Pau Lopez nega il pari a Inglese sull’unica vera occasione da gol creata dal Parma nell’intero incontro. Al 68° Kalinic sfiora il gol dopo uno spettacolare uno – due con Under e, al 71°, Pellegrini calcia centralmente mancando il gol del raddoppio, che però realizza al 76° su calcio di rigore, decretato dall’arbitro Pairetto per un evidentissimo fallo di mano commesso da Barillà in area di rigore. All’80° e all’84° è Kluivert a rendersi pericoloso. Meritata, quindi, la qualificazione ai quarti di finale. Ad attendere la compagine giallorossa c’è la Juventus.

Pau Lopez: voto 6,5

Non è stato molto impegnato dagli attaccanti avversari. Si rende, comunque, protagonista al 56° quando si fa trovare pronto su un insidioso tiro ravvicinato di Inglese. Per il resto, si è fatto notare per la precisione nei passaggi a inizio azione e per alcune uscite tempestive.

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Florenzi: voto 6,5

Ancora una prova convincente del capitano, che dimostra di aver ritrovato una buona condizione di forma. Gioca con grande sicurezza e tranquillità quando è chiamato a difendere e attacca con diligenza, senza scoprire mai la fascia destra. Suo il cross che Barillà ferma con il braccio causando il calcio di rigore, poi trasformato da Pellegrini. Sostituito al 79° da Bruno Peres (voto n.g.).

Mancini: voto 6,5

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Difende bene per tutta la partita senza commettere errori di rilievo. Soltanto al 63° non riesce a bloccare Inglese che si libera dalla marcatura concludendo a rete. Nell’occasione, ci pensa Pau Lopez a salvare la porta. Quando può, dà una mano anche a centrocampo e si proietta in area di rigore con pericolosità sui calci piazzati. Si trova bene, ovviamente, con la difesa a tre, avendo già giocato con lo stesso sistema difensivo nell’Atalanta.

Smalling: voto 6

Non sembra trovarsi a proprio agio con la difesa a tre, anche se non soffre mai gli avversari che attaccano nella sua zona. Appare in difficoltà quando si propone in avanti, dando la sensazione di non sapere come imbastire l’azione. Sbaglia qualche passaggio soprattutto nel primo tempo. Comunque merita la sufficienza.

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Kolarov: voto 6

Non attraversa un buon momento, anche se si impegna al massimo, come sempre. Non riesce a essere incisivo già da tempo, probabilmente per stanchezza. Partecipa, comunque, con continuità all’azione offensiva, avendo Smalling che gli copre le spalle. Migliora nel secondo tempo, come tutta la squadra.

Cristante: voto 7

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Rientra dal primo minuto dopo aver giocato per poco nella sfida contro la Juventus ed in seguito ad una lunga assenza per infortunio. Fonseca lo inserisce come centrale nella difesa a tre, chiedendogli di inserirsi a centrocampo nella fase di costruzione della manovra. Esegue con naturalezza e precisione i compiti affidatigli dal tecnico, risultando tra i migliori in campo.

Diawara: voto 6,5

Nel primo tempo non riesce a trovare la giusta posizione in campo, a seguito del cambio tattico disposto dal tecnico. Nella ripresa si inserisce meglio nel nuovo sistema di gioco, finendo in crescendo. Partecipa con intelligenza tattica e abilità tecnica nell’azione di blocco del contropiede avversario sul nascere.

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Under: voto 6,5

Si vede che il giovane talento turco è in crescita. Si trova sempre nel vivo del gioco partecipando anche alla fase difensiva, come gli chiede Fonseca. Cerca il dialogo con i compagni di reparto con più continuità e dedizione. Spettacolare il colpo di tacco che smarca Kalinic in piena area di rigore, liberandolo al tiro. Deve migliorare nelle conclusioni in porta. Ammonito al 54°.

Pellegrini: voto 7,5

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Il migliore in campo. Autore della doppietta che consente alla squadra di superare il turno. Dopo un primo tempo sottotono, fornisce nella ripresa tutto il meglio del suo repertorio, giostrando a tutto campo. Realizza il gol del vantaggio dopo aver condotto una brillante azione offensiva conclusa con un tiro di precisione a giro sul secondo palo. Trasforma il calcio di rigore che porta al raddoppio, spiazzando il portiere con grande freddezza. Ammonito al 57°, viene sostituito al 85° da Veretout (voto n.g.).

Perotti: voto 6     

Spesso salta in dribbling Laurini, suo avversario diretto, creando i presupposti di pericolosità nell’azione offensiva che, però, non riesce a concretizzare. Si inserisce nel gioco di squadra sacrificandosi anche in un lavoro oscuro a centrocampo.  Dopo un buon primo tempo, cala nella ripresa e viene sostituito al 70° da Kluivert (voto 6,5) che, al rientro da un infortunio, entra subito in partita rendendosi spesso pericoloso. In particolare all’84° quando Colombi gli devia in angolo una potente conclusione dalla distanza.

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Kalinic: voto 6,5                                         

Sostituisce Dzeko, assente per squalifica, al centro dell’attacco. Partecipa attivamente alla manovra, muovendosi su tutto il fronte dell’attacco, assicurando un punto di riferimento e creando gli spazi in area per l’inserimento dei centrocampisti. Suo l’assist a Pellegrini in occasione del gol che porta in vantaggio la squadra. Gli manca solo il gol, nonostante abbia avuto diverse occasioni.

Fonseca: voto 7

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Al contrario di D’Aversa, che opta per un ampio turnover, manda in campo la migliore formazione possibile. Rispetto alla sfida contro la Juventus, inserisce Kalinic al posto dello squalificato Dzeko, Cristante al posto di Veretout, che va in panchina, e Under al posto dell’infortunato Zaniolo. Cambia l’assetto tattico ricorrendo alla difesa a tre, con Cristante al centro del reparto difensivo. Mossa che consente alla squadra di essere più sicura nel reparto difensivo e di non soffrire le ripartenze del Parma, come accaduto nella sfida di campionato. La squadra ha manovrato con buone trame soprattutto nella seconda parte della gara, quando ha verticalizzato il gioco con più incisività e precisione, pervenendo meritatamente al successo e al passaggio del turno.

 

Parma

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D’Aversa ricorre al turnover in quanto i suoi giocatori non sono abituati a giocare ogni tre giorni come i giallorossi. La squadra cerca di ripetere la prestazione che l’ha portata a vincere la sfida di campionato ma questa volta la Roma ha adottato le giuste contromisure. Non ha subito il contropiede, bloccandolo sul nascere, e ha imposto il suo gioco e la maggiore qualità tecnica dei suoi giocatori.

Colombi: voto 6,5; Laurini: voto 5 (dal 64°Iacoponi 5); Dermaku: voto 5,5; Gagliolo: voto 4; Pezzella: voto 6; Kurtic: voto 5,5; Scozzarella: voto 5 (dal 70° Kulusevski 5); Barillà: voto  5; Kucka: voto 5,5; Cornelius: voto 5 (dal 46° Inglese  6); Siligardi: voto 5,5. 

D’Aversa: voto 5.

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