I nostri Social

Approfondimenti

IN CONTROPIEDE – Tutti in fila all’INPS per la pensione sociale

Pubblicato

il

Tempo di lettura: 2 minuti

Quando dicono che l’Italia sogna l’America mi trovano decisamente d’accordo. L’America vista come il punto d’arrivo: il grande sogno americano. La definizione data dagli italiani, tra gli anni ’40 e ’50, che scappavano dal bel paese a causa della II Guerra Mondiale. Vi ricorda qualcosa? Ma tralasciando gli argomenti di natura sociale e politica, anche calcisticamente la nostra Italia si è profondamente messa nei panni degli USA; e tra poco vedremo perché.

La Serie A è tutt’altro che qualcosa di serio: uno show comico per uomini frustrati con crisi di mezz’età che, tornati da lavoro, oltre ad imprecare contro la moglie, imprecano contro i calciatori della propria squadra preferita. Ma la colpa è degli arbitri, del sistema e del Palazzo. E aggiungiamoci anche il VAR. Niente gira come dovrebbe, anche perché pare che la media d’età degli acquisti delle squadre italiane si sia alzata notevolmente.

Proprio ieri – qui nessuno vuole far gossip – pare che Cristiano Ronaldo sia stato avvistato all’ufficio postale. Mentre Suso ritirava il suo reddito di cittadinanza, il fenò-méno portoghese attendeva con tranquillità la sua pensione sociale.

Pubblicità

Direte voi: “Com’è possibile che un calciatore di quel calibro stesse aspettando con così tanta ansia la pensione?” Ma battute a parte, non scherzo quando vi dico che l’Italia è la nuova America. Basta semplicemente che adesso Salvini si tinga i capelli, lo eleggiamo presidente e poi il gioco è fatto.

I giocatori over 30 decidono di venire in Italia per terminare la carriera: ecco il perché della famosa “pensione”. Dopo CR7, acquistato per vincere la Champions, la Juventus è finita per portare a casa solo l’ennesimo scudetto. Ma ecco che arriva Ibrahimovic, pronto a salvare il Milan… dalla bancarotta. La sua amicizia con Berlusconi ha permesso a 3/4 della squadra di prendere il R.d.C.E lui è venuto comodamente in “Italy” a terminare la sua carriera da calciatore per cominciare quella da golfista e da grandissimo professionista di briscola.

Senza contare Franck Ribery, che non sapendo parlare in Italiano credeva che Firenze fosse la città della Juventus. Ecco spiegata quella reazione così violenta contro l’arbitro. Non si sarebbe mai aspettato di essere espulso; ma perlomeno in quei giorni ha potuto riposare con la sua badante ucraina.

Pubblicità

L’ultimo – ma non per importanza – ha masticato la gomma per tutto il tempo, riuscendo a rubare ogni spicciolo dalle casse di ADL. Il suo è stato un colpo da maestro (meglio de La Casa de Papel): ha sistemato il figlio per molto tempo, ha sperperato tutti i denari del Napoli in un anno e mezzo e ora è ritornato ad eseguire la stessa cosa all’Everton. Si, signori e signore, è proprio lui: Carlo Ancelotti. Quando si diceva che il buon vecchio ex allenatore del Milan fosse venuto al Napoli per la pensione non ci si sbagliava. Con il suo sopracciglio e la sua memoria da elefante, è riuscito ad ingannare l’ingenuo Aurelio a Tressette e a Rubamazzo – gioco in cui De Laurentiis è formidabile.

È il momento però di dire basta agli Old. Con la disoccupazione giovanile in crescita, bisogna pensare anche ai portafogli e alle tasche dei ragazzi. Perché in Italia abbiamo la masochistica tendenza a dare di più a chi ha già tanto. Ci vorrebbero più calciatori giovani come Luciano2, Eriberto2 e Minala che gente come Ronaldo ed Ibra.

Note: 1. R.d.C. – termine abbreviato per indicare il Reddito di Cittadinanza.
2. Eriberto o Luciano, il caso dell’ex calciatore del Chievo che riuscì ad ottenere una carta d’identità falsa che attestava fosse nato nel 1979.

Pubblicità
Pubblicità

in evidenza