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VLAD DIETRO LE QUINTE – Il Capodanno di Cerezo

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Ben ritrovati con il nuovo appuntamento del giorno con la rubrica targata LBDV dal titolo “VLAD DIETRO LE QUINTE”. Una rubrica dedicata a chi, oltre al calcio giocato, ama curiosità e aneddoti legati al mondo del pallone.

Parliamo oggi, in occasione del primo giorno di questo 2020, di una particolare chicca che è ormai entrata nell’immaginario collettivo del Capodanno romano in chiave pallonara.

Toninho Cerezo è ancora oggi un personaggio molto amato nella Capitale. Non potrebbe essere altrimenti date le tre stagioni da protagonista passate con la maglia della Roma tra l’83 e l’86.

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In particolare, durante questi giorni di transito tra vecchio e nuovo anno, è solito sentire dire – soprattutto dai tifosi romanisti, appunto – “Cosa fa a Capodanno Cerezo?

Tutta colpa di un curioso retroscena che vede come protagonista proprio il brasiliano. Nel film “Vacanze di Natale 1983”, fautore dei ‘cinepanettoni’, uno dei protagonisti era Luca Covelli (interpretato da Marco Urbinati), giovane rampollo della “Roma bene” che frequenta la Curva Sud. Ed è proprio lui che nella pellicola lancia una delle battute cult – se non la più memorabile – che incarna lo spirito dell’essere romanisti dentro.

Secondo te dove lo festeggia il capodanno Toninho Cerezo? Secondo me dorme, perché è un professionista

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E da allora una delle domande più gettonate ma nello stesso tempo tra le più detestate – “Che fai a Capodanno?” – riguardo il Capodanno prende la piega originale del tifo.

Lo stesso Cerezo in un’intervista racconta di quanto ormai questo dilemma sia diventato un vero e proprio tormentone. Di seguito uno stralcio dell’intervista di qualche anno fa in cui commenta il tutto:

C’è un film italiano con una celebre battuta: “Chissà cosa fa Cerezo a Capodanno?”
«Me lo chiedono sempre! Vacanze di Natale, no?».

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Esatto. Vuoi dirci che cos’hai fatto lo scorso Capodanno?
«Sono stato a Porto Seguro, una località di mare in Brasile. La cosa incredibile è che i miei amici romanisti in questo periodo mi telefonano sempre: “Cerezo, dove stai? Cosa fai?” Questo è il bello del calcio e della Roma: anche a trent’anni di distanza, la gente ti ricorda e ti vuole bene. È una gioia che vale più di qualsiasi cosa. È tutto, no?».

E dunque, augurando a tutti un anno prospero di felicità e soddisfazioni, ci domandiamo ancora una volta cosa avrà fatto stanotte Toninho Cerezo. Data l’età, magari quest’anno avrà dormito un po’ di più rispetto all’83.

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