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RUBRICA #LBDV – Accadde oggi, 25 anni fa la scomparsa di Ayrton Senna

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Oggi 1 Maggio giorno triste per gli amanti della Formula 1 e non solo. 26 anni fa l’incidente che portò via un campione assoluto come Ayrton Senna. Oggi il Conte Vlad dedica il suo viaggio al pilota brasiliano.

01 Maggio 1994 – Durante il Gran Premio di San Marino muore Ayrton Senna. Se facciamo una ricerca sul web si scopre che in tutte le immagini dell’epoca il pilota era sempre ritratto con un’espressione particolarmente triste. Era per via del dramma vissuto poche ore prima, a causa della morte di Roland Ratzenberger, deceduto in un incidente alla curva Villenueve durante le qualifiche di quello stesso GP di San Marino. Il pilota brasiliano era rimasto talmente scosso che fu l’unico a recarsi sul punto dell’incidente e aveva portato con se, nell’abitacolo, una bandiera austriaca: l’avrebbe sventolata nel giro d’onore, in omaggio al pilota austriaco, qualora avesse vinto il GP. Perché Ayrton era sicuro di vincerlo.

Ma Purtroppo Ayrton quella bandiera austriaca non l’avrebbe mai sventolata. Erano le 14.17 del 1 maggio di 23 anni fa, il 1994. Quando la Williams-Renault di Ayrton Senna si schiantò alla curva del Tamburello di Imola uccidendo quello che tanti considerano il miglior pilota F1 di tutti i tempi. Di quell’incidente, nel corso di tanti anni, abbiamo saputo tutto. Dal piantone dello sterzo che si è rotto, all’impatto devastante contro il muro di cemento a 211 km orari, fino alla incredibile e drammatica causa reale della morte. Fu il braccetto della sospensione anteriore destra che, spezzandosi, si ripiegò su se stesso colpendo il casco, a provocare la ferita mortale. Fu un’incredibile e irripetibile dinamica. Uno di quei casi che capitano una volta su un milione.

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I soccorsi disperati, il recupero del relitto, il sangue in pista, migliaia di persone in attesa spasmodica di notizie positive dall’Ospedale Maggiore di Bologna, purtroppo speranze vane, e alle 18.37 del 1 maggio 1994 Senna muore, il mito si spegne, il “divertimentificio” creato dalle imprese di Magic si ferma per sempre.

L’intero Brasile si sciolse in lacrime e con esso tutto il mondo del Motorsport: perfino a Talladega, nella gara Nascar che si teneva quel giorno, un universo del motorsport solo in apparenza agli antipodi della Formula 1, i commentatori americani e il non meno leggendario Dale Earnhardt ricordarono con commozione la scomparsa di Ayrton.

Di quell’incidente e dei drammatici istanti trasmessi in diretta TV ci ricorderemo per sempre l’immagine di quell’ultimo sussulto di Senna ferito nella monoposto ferma e distrutta in pista. Quel sussulto che molti scambiarono per un segno positivo, e che invece il dottor Sid Watkins, il medico della Fia responsabile del soccorso medico, definì con azzeccate parole più tardi come “il momento in cui lo spirito di Ayrton ha lasciato il suo corpo terreno“, uccidendo uno dei più grandi piloti della storia della Formula 1.

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